Premio della Critica Teatrale 1988 ai Dialoghi delle Carmelitane
Dalla motivazione: «Evento scenico dì stimolante esito artistico e di significativa tensione culturale, cui prima insesplicabili disfunzioni produttive ed organizzative, poi la decisione di sospenderne le repliche hanno tolto ogni possibilità di confronto con gli spettatotori (nonostante i risultati lusinghieri conseguiti nelle poche rappresentazioni seguite al debutto della scorsa primavera), nonché il naturale sviluppo che spetta alla vita di ogni spettacolo. Di fronte al contesto già preoccupante di un teatro pubblico segnato da vistose contraddizioni, non si può dunque non stigmatizzare duramente una scelta, quella dell'Ater e di Emilia Romagna Teatro, che equivale ad un colpevole affossamento. Scelta dettata da motivazioni ambigue e da errori ormai cronici nella gestione e nella programmazione di un organismo regionale al di sotto dei propri compiti e della propria funzione. L'insistente perseguimento di progetti politico-culturali di puro prestigio, i criteri produttivi sottomessi a lotte intestine e ai capziosi equilibri del partitismo, i protagonisti locali di una realtà associativa anacronistica, si sono infatti messi in evidenza anche nella vicenda dei Dialoghi delle Carmelitane. i quali ci ricordano invece, insieme con il lavoro dì Luca Ronconi, che il teatro e la cultura richiedono investimenti lunghi, lontani dalle logiche strumentali della vetrina e dell'immediato riscontro propagandistico»
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