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Luca Ronconi
 
Ricciardo e Zoraide

(a. Gioacchino Rossini)
(sc. Gae Aulenti)
(c. Giovanna Buzzi)

libretto: Francesco Berio di Salsa
Edizione critica della Fondazione Rossini di Pesaro, in collaborazione con Ricordi, a cura di Federico Agostinelli e Gabriele Gravagna
Direttore d'orchestra: Riccardo Chailly
Maestro del coro: Antonin Sidio

Personaggi - interpreti:
Agorante - Bruce Ford
Zoraide - June Anderson
Ricciardo - William Matteuzzi
Ircano - Giovanni Furlanetto
Zomira - Gloria Scalchi
Ernesto - Iorio Zennaro
Fatima - Ornella Bonomelli
Elmira - Antonella Trevisan
Zamorre - PAtrizio Saudelli

Orchestra e coro del Teatro Comunale di Bologna
Coro filarmonico di Praga

Allestimento del Rossini Opera Festival


Pesaro, Teatro Rossini
03/08/1990


Il tenore lievita dal pavimento, il soprano ne viene ringoiato all'improvviso e scompare con l'acuto ancora stampato sulle labbra, quasi fosse risucchiato dalle sabbie mobili. Ed ecco, sullo sfondo, emerge il coro, evanescente e improbabile come una fata Morgana: sarà, non sarà? Canta quindi é. Da questa straordinariamente prolifica distesa grezza, il deserto di Rossini rivisto e corretto da Gae Aulenti. […] Infine, arrivano i nostri. Emergendo naturalmente dal palcoscenico, tutti stipati in una barchetta bianca e blu come quelle disegnate dai bambini: sono giovani, belli e crociati. Ma al primo attacco dei Mori, cadono tutti di colpo, come tanti birilli.
Donata Gianieri, Le bugie di Rossini sulla barca colorata dei crociati , in «Stampa Sera», 30 luglio 1990.

Geograficamente si potrebbe riconoscere la Nubia. Storicamente l'epoca delle guerre dei paladini di Carlo Magno. Precisazioni superflue: Si tratta di una favola […] Luca inventa, scopre, ribalta, aggiusta, aggiunge mentre fa, mentre lavora dentro la scena e, magari, si scontra con la scena. E' tutto uno stargli dietro, un reinventare, un cambiare spazi, proporzioni, prospettive, conferma Gae Aulenti che ha creato le scene astratte […]. Una piccola distesa di sabbia, il deserto. Un muro, la città. Uno spigolo di muro, la prigione. Un pilastro decorato a mattonelle gialle-azzurre, il giardino. Una palma, l' oasi. Gli elementi scenici e i protagonisti vanno e vengono, appaiono e scompaiono, come durante tempeste di sabbia […] la vicenda salgariana, pare fatta apposta per essere ricreata visivamente da Ronconi, che di recente con Viaggio a Reims, La fiaba dello zar Saltan e Oberon […] ha mostrato una singolare inclinazione ironico-fantastica, anche se il taglio dell' inedito titolo rossiniano va rapportato alla struttura di un dramma serio.
Angelo Foletto, Rossini e Ronconi viva la fantasia , in «La Repubblica», 3 agosto 1990.

Una narrazione senza cedimenti [...] in questa vicenda interpretativa tutto è stato condotto con gusto, una sottigliezza e perfino una tenerezza che hanno avuto tra protagonisti: Chally, Ronconi e Gae Aulenti. L'intelligenza autentica della Aulenti è stata quella di non pretendere in nessun modo di imporsi: non si è mai avuta infatti la sensazione che abbia voluto far da sola, ma che abbia lavorato sempre lasciando la mano dalla guida a Ronconi per poter creare insieme uno spettacolo di una leggerezza e di un segno intellettuale divini, una vicenda nella quale si muovono queste figurette di una grande storia con un finissimo senso di humor. Insieme, infatti, hanno creato queste figure nubiane dipinte di nero che danno l'immagine ottocentesca dei paesi lontani con un senso dell'esotico e dell'avventuroso degno di Salgari.
Duilio Courir, A pesaro incanta un Rossini alla Salgari , in «Corriere della Sera», 5 agosto 1990.

Luca Ronconi ha ambientato spiritosamente la vicenda di Zoraide, figlia dell'asiatico re Ircano […] in una corte africana di beduini che vivono nel deserto. Lo spunto è pittoresco e arguto. L'opera seria rossiniana ha sempre un che di naïf, da cui sgorga la sua tenerezza sentimentale e narrativa; la vicenda […] inoltre non è più complessa, né smaliziata del teatro dei pupi, ed ecco quindi Ronconi, Gae Aulenti e la costumista Giovanna Buzzi disegnare un paesaggio desertico di dune bionde e cielo azzurro: orizzonte morbido e ondulato da cui salgono e scendono […] gruppi di mori, civili e guerrieri, sentinelle […] e nomadi. […] Pochi gli arredi: un ciuffo di palme, una barchetta azzurra all'orizzonte, cubi di maioliche colorate.
Paolo Gallarati, Ronconi, un colpo d'ala per Rossini, in «La Stampa», 5 agosto 1990.

Ricciardo e Zoraide: il futuro con il respiro di un altro pianeta. Diremmo proprio che Rossini ritorni al pianeta dal quale era disceso sul nostro. Fantasticamente colgono il segno di questo approdo Luca Ronconi, regista dello spettacolo extra-terrestre, e Gae Aulenti, lunare ricercatrice di sabbie desertiche. […] Rossini deve averli invitati a visitare la sua astronave musicale, nascosta i quel deserto dove tutto sbuca dal sottosuolo: un ciuffo di capelli, mani che si agitano, punte di lance, persone, cose, sentimenti...
Erasmo Valente, Rossini l'extraterrestre , in «L'Unità», 5 agosto 1990.

Ronconi – che si mostra sempre splendido inventore quando parte da un testo sconosciuto – legge in chiave “antropologica” la vicenda, trasformando la reggia di Agorante in quella di un piccolo Bokassa, capo di una tribù selvaggia sconfitta dai civilizzati crociati; lettura che conferisce alla partitura una vena lievemente ironica forse non estranea alle intenzioni dello stesso autore.
Arrigo Quattrocchi, A Pesaro il Ricciardo , in «Musica e Dossier»,V, novembre 1990, n. 45.

E' un assurdo, ma la musica rossiniana ha il suono di questa assurdità che ha […] consentito a Luca Ronconi […] l'invenzione – ad esempio – di una barca che scivola tranquillamente sulla sabbia del deserto, per portare «i nostri» al salvataggio di zoraide e del suo innamorato Ricciardo, prigionieri di Agorante. Potrebbe esserci una corrispondenza tra le figure nere che riempiono il deserto, apparendo dal fondo, e le «figurine» nere che una mano geniale fa apparire dal nulla sul biancodel pentagramma: le assurde benedette note di Rossini, il segno di una sublime astrazione.
Erasmo Valente, Ecco «Ricciardo». Una maratona per voci e deserto , in «L'Unità», 13 agosto 1996.

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