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Luca Ronconi
 
Teatro di Roma. Corso di perfezionamento teatrale


Scene da Peer Gynt di Henrik Ibsen e Davila Roa di Alessandro Baricco

Roma, Teatro Tor di Nona
01/11/1995


Gli insegnanti sono Luca Ronconi, Peter Stein, Luigi Squarzina, Federico Tiezzi. Gli allievi sono 15 attori, gia' diplomati in varie scuole di teatro e scelti tra 250 aspiranti, che hanno un' esperienza di almeno 100 giornate lavorative.
Ieri è iniziato il corso di perfezionamento teatrale guidato da Ronconi, direttore artistico del Teatro di Roma. Il laboratorio, che costerà allo Stabile capitolino qualche decina di milioni, si svolgera' fino a giugno al Tordinona, considerato ormai una sorta di Ridotto dell' Argentina. Le "materie di studio": Ronconi lavorera' sulle prime quattro scene del "Peer Gynt" di Ibsen (opera che il regista allestira' forse fra due stagioni) e su una prima lettura di un nuovo testo di Alessandro Baricco, "Davila Roa"; il regista tedesco Stein si cimentera' insieme agli allievi con un testo di Botho Strauss, "Il parco", ispirato al "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare; Luigi Squarzina sara' impegnato in uno stage su "Esposizione universale", sua prima opera scenica dell' immediato dopoguerra; Federico Tiezzi si misurera' invece con "Gli uccelli" di Aristofane. Tra gli altri docenti, anche la regista Adriana Martino che, attraverso testi di Wedekind e della Fleisser, affrontera' un affascinante quanto delicato argomento, l' "aspirazione al suicidio negli adolescenti"; il musicologo Paolo Terni che terra' uno stage sul "suono della lingua", ovvero il raffronto tra la scrittura librettistica da melodramma e quella drammaturgica; e poi Renato Giordano, e Alessandro Marinuzzi. Il corso e' completamente gratuito, comportera' 6 ore al giorno di lezione e la frequenza e' obbligatoria. Gli studenti potranno usufruire di un rimborso spese di circa un milione al mese. Ma alla fine del laboratorio non e' prevista la realizzazione di uno spettacolo.
Spiega Ronconi: "Uno dei rischi di questo genere di operazioni, che spesso sono finalizzate a delle rappresentazioni saggio, e' quello di allestire piccole produzioni sottocosto. Io sono contrario". Cosa si aspetta, dunque, il direttore artistico dello Stabile romano, che gia' a Torino conduce una scuola analoga? Risponde: "Con l' esperienza didattica mi sono sempre perfezionato, a livello personale. Spero anche questa volta di continuare a vampireggiare i miei allievi. Mica vorranno solo prendere... Comunque non e' escluso a priori l' assorbimento, di alcuni ragazzi nella compagnia stabile del Teatro di Roma". Molto motivati i quindici giovani attori. Dice Maximillian Nisi di 24 anni, diplomato alla scuola del Piccolo di Milano: "Non mi aspetto scritture, ma di crescere intellettualmente". Aggiunge Pier Francesco Favino: "Se fosse stato solo un problema immediato di trovare lavoro, non avremmo scelto di partecipare a questo corso. L' importante e' invece confrontarsi con delle figure rappresentative del teatro contemporaneo, per tentare di rispondere ai mille interrogativi sulla nostra professione".
Emilia Costantini ( Corriere della sera - 11 gennaio 1995)



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