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ISSN 2279-9184

ateatro 94.73
1/11/2006 
Progetto Domani: il teatro alle Olimpiadi
Con la locandina dei cinque spettacoli per le Olimpiadi di Torino
di Luca Ronconi
 

Fin dal titolo, “Domani”, questo progetto sembra aprire un interrogativo tra la speranza e il timore. Fermo restando che io mi schiero dalla parte della speranza, le domande che cerchiamo se non altro di formulare in modo corretto – non pretendiamo di trovare risposte – sono complesse e mettono in causa il futuro stesso del teatro. Infatti, se e come il teatro sarà in grado di sopravvivere dipende in buona parte dalla capacità di allargare il suo orizzonte superando in primo luogo schemi drammaturgici che sento ormai logori. Partendo dal presupposto che ciò è possibile, oltre che auspicabile, stiamo lavorando alla messa in scena di forme drammaturgiche assai diverse tra loro: da un classico come Shakespeare al contemporaneo Edward Bond, passando per tre scritture – non teatrali e nate appositamente per questo progetto – che affrontano altrettanti nodi centrali della contemporaneità.
Il progetto si articola in un insieme di cinque episodi teatrali collegati tra loro così come lo sono gli anelli olimpici. Si tratta del Troilo e Cressida di Shakespeare, la Trilogia della guerra di Edward Bond, Lo specchio del diavolo di Giorgio Ruffolo, Il silenzio dei comunisti di Vittorio Foa Miriam Mafai e Alfredo Reichlin, e Biblioetica a cura di un comitato scientifico coordinato da Gilberto Corbellini Pino Donghi e Armando Massarenti. Al centro di questi lavori ci sono i temi della guerra e delle sue conseguenze per i primi due titoli, e negli altri rispettivamente dell’economia, della politica e della bioetica.
Pure sviluppato secondo traiettorie molto diverse tra loro, il tema della guerra e quello conseguente della violenza sono centrali sia nel Troilo e Cressida di Shakespeare sia nella Trilogia della guerra di Edward Bond. Il primo nasce evidentemente da un’elaborazione elisabettiana dell’Iliade, che però in Shakespeare diventa espressione di un mondo in crisi che finisce per somigliarci molto. Possiamo infatti immaginare che greci e troiani appartengono non solo a due culture e società diverse ma anche a due epoche diverse, e fatalmente rivolte una contro l’altra. E’ questo tipo di scontro che cerchiamo di privilegiare nella nostra lettura. Per altro verso, l’affresco apocalittico e post-atomico di Bond ci pone di fronte ad un’umanità azzerata, in cui la guerra – portata alle estreme conseguenze e in qualche modo finale – è già avvenuta, e singoli individui sono lasciati soli di fronte a scelte morali radicali; il recupero della loro umanità sembra dipendere dalla loro capacità di farsene carico.
Il testo scritto da Giorgio Ruffolo è invece una sorta di storia universale dell’economia, suddiviso in tre nuclei principali: lo sfruttamento delle risorse naturali e la loro trasformazione in merce, l’invenzione della moneta, i rapporti tra economia e politica. Attraverso una scrittura vivace e ironica, l’autore traccia con formidabile spirito polemico una mappa dei meccanismi economici – e più recentemente finanziari – che guidano di fatto buona parte delle nostre scelte e del nostro vivere collettivo.
Sotto il nome de Il silenzio dei comunisti presenteremo un lavoro che nasce da uno scambio epistolare tra Vittorio Foa, Miriam Mafai e Alfredo Reichlin. Si tratta di una riflessione pacata, per molti versi appassionata, e sempre lucida di tre intellettuali che hanno segnato profondamente la vita politica “a sinistra” e il discorso pubblico nazionale, e che si interrogano – ciascuno a suo modo e usando toni assai personali – su ciò che è stato, o non è stato, sul proprio e sull’altrui impegno, sui mutati modi della politica, sul paese in generale dal secondo dopoguerra ad oggi.
Infine per quanto riguarda il lavoro sulla bioetica posso anticipare che si tratterà di un dizionario scritto da un folto numero di specialisti, ognuno dei quali è autore di uno o più lemmi. Il tema è importante tanto più se legato al titolo del progetto nel suo complesso, “Domani”. Non c’è dubbio che si tratti infatti di un territorio dove più acuta è avvertita la frizione tra l’entusiasmo dovuto al passo accelerato della ricerca e il bisogno di rinegoziare di conseguenza i termini morali sociali e politici che regolano ciò che è lecito all’uomo e ciò che non lo è.
Questa serie di riflessioni naturalmente non pretende di essere una trattazione sistematica dei temi che ho indicato. Tuttavia mi piace immaginare che i cinque spettacoli possano liberamente parlarsi tra loro senza che ci sia necessariamente un artefice di questo dialogo. I legami tra politica economia e bioetica sono evidenti, così come sappiamo quanto conflitti passati presenti e probabilmente futuri siano legati a questioni ideologiche ed economiche. Le connessioni quindi stanno all’interno dei temi in sé più che all’interno dei singoli spettacoli, che invece sono in sé autonomi.
Più in generale, riflettere sul futuro impone necessariamente la comprensione del passato. Se ciò è vero in linea generale, lo è ancora di più per il teatro dato che una delle sue prerogative è l’elaborazione del lutto e della perdita, quindi di ciò che è stato. Anzi arrivo a dire che per potersi occupare del “domani” a teatro è necessario compiere un doppio passo in avanti, sufficiente a superare l’orizzonte degli eventi che vogliamo considerare, e necessario per potersi voltare indietro a considerarli. Se così non fosse, faremmo solo della fantascienza.

Luca Ronconi
(testo raccolto da Giovanni Papotto, il 5 settembre 2005)

DOMANI

Produzione della Fondazione Teatro Stabile di Torino
Ideazione
LUCA RONCONI E WALTER LE MOLI


Regia
LUCA RONCONI


Scenografie e responsabile degli allestimenti scenici
TIZIANO SANTI
Costumi SILVIA AYMONINO, SIMONE VALSECCHI, GIANLUCA SBICCA
Luci GUIDO LEVI
Suono HUBERT WESTKEMPER
Training e Movimento MARIA CONSAGRA
Responsabili di regia CLAUDIO LONGHI, GIOVANNI PAPOTTO, MARCO RAMPOLDI,
CARMELO RIFICI, PAOLA ROTA, DANIELE SALVO
Coordinamento generale MAURO AVOGADRO

con
MASSIMO POPOLIZIO, LUIGI LO CASCIO
RICCARDO BINI, GIOVANNI CRIPPA, IAIA FORTE, MARIA PAIATO, TOMMASO RAGNO,
FAUSTO RUSSO ALESI, ELIA SCHILTON

e con
STEFANO ALESSANDRONI, ALICE BACHI, VALENTINA BARTOLO, GIOVANNI BATTAGLIA, ANTONIO BERTUSI, RAFFAELLA BOSCOLO, FIORENZA BROGI, ANDREA CAPALDI, FRANCESCA CIOCCHETTI, ENZO CURCURÙ, PAOLA D’ARIENZO, PAOLA DE CRESCENZO, PASQUALE DI FILIPPO, RAFFAELE ESPOSITO, ANGELO FERRO, GIANLUCA GAMBINO, CRISTIAN MARIA GIAMMARINI, MELANIA GIGLIO, GIORGIO GINEX, LINO GUANCIALE, DIANA HÖBEL, LORENZO IACONA, SILVIA IANNAZZO, EDOARDO LA SCALA, PIA LANCIOTTI, ROBERTO LAURERI, ALESSANDRO LOI, MARCO MACCIERI, BOB MARCHESE, MONICA MIGNOLLI, LAURA NARDI, GIACINTO PALMARINI, PAOLO PAOLINI, FRANCO PASSATORE, FRANCA PENONE, UMBERTO PETRANCA, IRENE PETRIS, CLAUDIO PUGLISI, FRANCESCO ROSSINI, MASSIMILIANO SBARSI, FRANCESCO SCIANNA, DAVID SEF, ANDREA SIMONETTI, MASSIMILIANO SOZZI, MARCO TOLONI, SIMONE TONI, NANNI TORMEN, ALFONSO VENEROSO, MARCO VERGANI,
FRANCESCO VITALE, DEBORA ZUIN.


GLI SPETTACOLI

TROILO E CRESSIDA
di William Shakespeare
2 febbraio – 10 marzo 2006 – PRIMA NAZIONALE
Lumiq Studios



Il bozzetto della scena di Troilo e Cressida.

Regia
Luca Ronconi
con
Riccardo Bini, Giovanni Crippa, Iaia Forte, Giacinto Palmarini, Tommaso Ragno




Riccardo Bini e Irene Petris durante le prove di Troilo e Cressida (foto Edoardo Sismondi).

e con

Stefano Alessandroni, Antonio Bertusi, Andrea Capaldi, Francesca Ciocchetti, Enzo Curcurù,
Paola De Crescenzo, Raffaele Esposito, Angelo Ferro, Gianluca Gambino, Edoardo La Scala, Roberto Laureri, Marco Maccieri, Paolo Paolini, Umberto Petranca, Irene Petris, Claudio Puglisi, Francesco Scianna, David Sef, Andrea Simonetti, Massimiliano Sozzi, Simone Toni, Marco Vergani



ATTI DI GUERRA: UNA TRILOGIA
di Edward Bond
3 febbraio – 12 marzo 2006 – PRIMA NAZIONALE
Teatro Astra
Regia

Luca Ronconi
con
Massimo Popolizio
e
Raffaella Boscolo, Melania Giglio, Pia Lanciotti, Laura Nardi, Franca Penone, Elia Schilton, Debora Zuin
e con
Giovanni Battaglia, Paola D’Arienzo, Cristian Maria Giammarini, Giorgio Ginex, Lino Guanciale, Diana Höbel, Lorenzo Iacona, Alessandro Loi, Monica Mignolli, Umberto Petranca, Francesco Rossini, Marco Toloni, Nanni Tormen, Alfonso Veneroso, Francesco Vitale



IL SILENZIO DEI COMUNISTI
di Vittorio Foa, Miriam Mafai, Alfredo Reichlin
5 febbraio – 12 marzo 2006 –
PRIMA ASSOLUTA
Limone Fonderie Teatrali di Moncalieri



Il bozzetto della scena del Silenzio dei comunisti.

Regia

Luca Ronconi
con
Luigi Lo Cascio, Maria Paiato, Fausto Russo Alesi



LO SPECCHIO DEL DIAVOLO
di Giorgio Ruffolo
6 febbraio – 11 marzo 2006 – PRIMA ASSOLUTA
Lumiq Studios
Consulenza scientifica Fondazione Sigma Tau



Il bozzetto della scena dello Specchio del diavolo.

Regia
Luca Ronconi
con
Giovanni Crippa, Iaia Forte,Tommaso Ragno, Elia Schilton



Le prove dello Specchio del diavolo (foto Edoardo Sismondi).

e con
Stefano Alessandroni, Alice Bachi, Valentina Bartolo, Fiorenza Brogi, Andrea Capaldi,
Francesca Ciocchetti, Enzo Curcurù, Paola D’Arienzo, Paola De Crescenzo, Pasquale Di Filippo,
Raffaele Esposito, Gianluca Gambino, Melania Giglio, Lorenzo Iacona, Silvia Iannazzo,
Edoardo La Scala, Roberto Laureri, Marco Maccieri, Bob Marchese, Monica Mignolli,
Giacinto Palmarini, Paolo Paolini, Franco Passatore, Franca Penone, Irene Petris, Claudio Puglisi, Massimiliano Sbarsi, Francesco Scianna, David Sef, Andrea Simonetti, Massimiliano Sozzi, Simone Toni, Nanni Tormen, Marco Vergani, Debora Zuin



BIBLIOETICA. DIZIONARIO PER L’USO
di Gilberto Corbellini, Pino Donghi, Armando Massarenti
14 febbraio – 10 marzo 2006 – PRIMA ASSOLUTA
Teatro Vittoria
Consulenza scientifica Fondazione Sigma Tau
Regia

Luca Ronconi, Claudio Longhi
con
Fiorenza Brogi, Bob Marchese, Franco Passatore
e con
Alice Bachi, Valentina Bartolo, Giovanni Battaglia, Pasquale Di Filippo,
Cristian Maria Giammarini, Giorgio Ginex, Lino Guanciale, Diana Höbel, Silvia Iannazzo, Alessandro Loi, Francesco Rossini, Massimiliano Sbarsi,
Marco Toloni, Alfonso Veneroso, Francesco Vitale


 
 
 
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