ateatro 76.6 11/8/2004 La lettera aperta al dottor Nastasi Presentata al convegno sulle Buone Pratiche il 6 novembre di Franco D'Ippolito, Mimma Gallina, Oliviero Ponte di Pino Franco Quadri Michele Trimarchi
Egregio dottor Salvo Nastasi Direttore Generale dello Spettacolo dal vivo Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Via della Ferratella 51 00100 ROMA
Milano, 6 novembre 2004
Egregio dottor Nastasi,
le informazioni anticipate alle singole compagnie e alle associazioni di categoria relativamente ai contributi assegnati all'attività di prosa per l¹anno 2004 dalla Commissione Consultiva competente hanno rivelato scelte preoccupanti.
Ci riferiamo in particolare all¹azzeramento dei contributi alle compagnie e in generale ai pesanti tagli operati nell'ambito della cosiddetta area dell'innovazione, che ci pare ammontino a circa 350.000 euro, e al ridimensionamento di diverse compagnie piccole e giovani, a fronte di incrementi consistenti ad altre realtà.
Considerata l'attuale situazione del sistema teatrale italiano, l'inadeguatezza e precarietà del FUS, nonché la transizione legislativa in atto, si porrà senz'altro la necessità di scelte strategiche, sia per quanto riguarda la distribuzione dei contributi, sia per quanto riguarda una attenta revisione dei criteri e dei parametri con i quali vengono assegnati.
Tuttavia, proprio perché si tratta di una esigenza generale, scelte così importanti non possono essere operate senza riferimento a un disegno complessivo. Contiamo sulla Sua sensibilità e reale volontà di riformare il settore, favorendone l'organico sviluppo e il rinnovamento dei linguaggi e del pubblico. Le proposte della Commissione lasciano perplessi anche per le modalità di applicazione dei criteri della normativa ministeriale, modalità che non possono essere condivise sia sul piano formale sia su quello sostanziale. Riteniamo comunque che decisioni di questo tenore, comunicate a questo punto dell¹anno, creino danni irrimediabili alle compagnie, portandole quasi inevitabilmente alla bancarotta.
La invitiamo quindi vivamente a riesaminare queste assegnazioni, come è nelle Sue facoltà.
Per quanto riguarda i gruppi ai quali sono stati azzerati i contributi (naturalmente se l'attività preannunciata sia stata regolarmente svolta), Le chiediamo di ripristinare assegnazioni in linea con la loro storia.
Le chiediamo inoltre di riesaminare i casi nei quali la Commissione ha operato tagli drastici (in alcuni casi pari al 50% del contributo dell¹anno precedente) e ripristinarli nel caso l'attività sia stata svolta.
Questa nostra missiva si aggiunge certamente ad altre richieste analoghe. Siamo certi che lo stesso Ministro Urbani comprenderà le gravi difficoltà e le esigenze delle realtà sopra citate e vorrà avvallare questa revisione, sensibilizzato da Lei in merito.
Con i nostri più cordiali saluti e i migliori auguri di buon lavoro
Questa lettera è stata presentata in occasione dell'incontro "Le Buone Pratiche. Una Banca delle Idee per un nuovo teatro" che si è tenuto a Milano il 6 novembre 2004 ed è sottoscritta da un centinaio di partecipanti (riportiamo qui sotto l'elenco dei primi firmatari).