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ISSN 2279-9184

ateatro 69.8
5/22/2004 
Fuck the Legend!
Il film Resist! di Dirk Szouszies e Karin Kaper al Riccione TTV (28 maggio ore 23)
di Anna Maria Monteverdi
 

Per tutti noi che abbiamo visto nel Living Theatre incarnarsi l'utopia concreta di un'antistoria, di una rivolta fatta di corpi e azioni che invadono le platee e le strade di New York o le fabbriche di Pittsburgh, la memoria è un dovere. Il documentario di Sheldon Rachlin Segnali tra le fiamme, che prendeva il titolo da quella frase di Antonin Artaud che per Malina sintetizzava al meglio il concetto di crudeltà e il senso dell'urgenza dell'azione trasmesso dall'attore al pubblico, è stata un'opera fondamentale. Il video cominciava dalla visione di Uomo Massa, lo spettacolo da Toller che il gruppo aveva rappresentato da partire dagli anni Ottanta – un testo che raccontava il fallimento della Rivoluzione – e ripercorreva cronologicamente tutte le tappe del loro teatro, fuori dalle istituzioni, fuori dagli apparati, privilegiando la testimonianza diretta dei Beck e i momenti di quotidianità, di intimità.
A distanza di vent'anni Dirk Szouszies e Karin Kaper, dopo il successo ottenuto con il film Die Letzte Mahadevi, dedicano al Living ma soprattutto a Judith Malina, un appassionato film girato in digitale e trasferito in 35 mm. Dall'aprile 2000 li hanno seguiti in varie parti del mondo mentre il gruppo riallestiva Paradise now negli Stati Uniti con una versione che musicava i famosi slogan, e mentre portava con tutta la forza destabilizzante e ottimistica del loro messaggio antiviolento Resistence in Libano e a Genova durante l'anti G8. Paradise now e Resist now sono i due momenti su cui si concentra l'attenzione di Dirk Szousies, dimostrando l'eguale forza di rottura e la continuità, ideale e concettuale, del lavoro del Living theatre, in perfetta coerenza con l'idea di Malina e Beck di teatro come presenza nel mondo, accadimento attuale, qui e ora; teatro come processo interminabile. E in mezzo le "azioni" in strada: dal ciclo de L'eredità di Caino a Not in my name, naturali filiazione di Antigone e di Frankenstein che già presagivano l'uscita dalla struttura teatrale-culturale borghese.
Il film restituisce con grande efficacia la forza, l'impegno e la resistenza del gruppo a un mondo (e a un apparato artistico...) "frankensteiniano" e ci porta dentro i momenti cruciali della loro esistenza e nei luoghi del Living di oggi: la New York del Ground Zero e Rocchetta Ligure dove Judith Malina e Hanon Reznikov discutono e progettano, insieme alla nuova generazione di artisti della compagnia, il prossimo lavoro la cui trama sarà – per citare Malina – la Rivoluzione.



Dirk & Karin.

Il film prodotto da Alligator ha vinto la ventesima edizione del festival Europa Cinema di Viareggio ed è stato presentato in moltissimi circuiti internazionali tra cui il prestigioso Tribeca Film Festival di New York.

Resist!
Produzione
Aligator Film
Avenue Winston Churchill 207
1180 Bruxelles
Belgium tel. (+32) 2/344 49 30
fax (+32) 2/344 55 52
mobiles (+32) 475/32 91 87
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ycaligator@optinet.be


 
 
 
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