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ISSN 2279-9184

ateatro 63.14
2/10/2004 
Una batracomiomachia teatrale
da "la Repubblica", 1 marzo 2002
di Marco Travaglio
 

Nella primavevra del 2002 le dimissioni di Massimo Castri dalla direzione dello Stabile di Torino e la successiva nomina di Walter Le Moli sono state al centro di piccanti polemiche, ampiamente seguite a suo tempo da ateatro.
Come promemoria e contributo alla discussione, riroponiamo un breve (e come sempre divertente) articolo di Marco Travaglio.


Quello che raccontiamo a pagina 3 [Travaglio si riferisce agli articoli sulla vicenda, n.d.r.] non è un grande scandalo. È un piccolo scandaletto, adeguato alla statura politica dei protagonisti dell’ultima batracomiomachìa combattuta intorno alle istituzioni teatrali torinesi. Il nuovo direttore artistico dello Stabile, Walter Le Moli, risulta essere socio di chi l’ha nominato, Agostino Re Rebaudengo, presidente dello Stabile medesimo. Controllore e controllato siedono allegramente allo stesso tavolo, in quel di Siracusa: la Fondazione dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico (Inda), presieduta da Le Moli, ha dato vita alla Inda Sicilia Srl insieme alla Re Rebaudengo & Associati Srl, specializzata fra l'altro in «pasticcerie e tavole calde» e retta da due consiglieri d’amministrazione di collaudata esperienza: Agostino Re Rebaudengo e gentil consorte, Patrizia Sandretto. Tutto in famiglia. Se nei palazzi romani ci si scanna per preservare il colosso Fininvest-Mediaset dalle minacce della liberaldemocrazia, nei palazzi di Torino si traffica intorno ai soliti piatti di lenticchie. L’unico vero uomo in grandezza naturale, Massimo Castri, viene espulso dalla città come un corpo estraneo. Non che non fosse bravo, anzi. Ma piagnucola l’assessore Giampiero Leo «non mi ha mai chiamato». Restano in scena le rane e i topi, i nani e le ballerine. Con i loro minuscoli conflitti d’interessi che, se non facessero piangere, farebbero ridere. Ora naturalmente pioveranno le precisazioni, i distinguo. Ci permettiamo di suggerirne uno, sicuramente il più convincente: il socio di Le Moli è Re, il presidente dello Stabile è Rebaudengo.


 
 
 
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