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ISSN 2279-9184

ateatro 127.70
Dieci anni: la Consulta Universitaria per il Teatro promuove www.ateatro.it
Un importante riconoscimento per la rivista e il sito
di Redazione ateatro
 

Per cominciare una buona notizia. Buona per noi, che da dieci anni facciamo www.ateatro.it, e forse anche per voi, che leggete la rivista e frequentate il sito.
La Consulta Universitaria del Teatro, dopo una votazione che ha interessato i 30 professori ordinari di materie connesse al teatro nelle università italiane, resa pubblica con una notizia pubblicata sul sito della CUT, ha deciso che, all’interno delle 30 riviste di settore accreditate nel nostro paese, www.ateatro.it fa parte delle 9 riviste della fascia B. Dunque i testi pubblicati sul nostro sito avranno un peso assai significativo nella valutazione dei titoli dei candidati ai prossimi concorsi universitari.
E’ un riconoscimento importante per una rivista che è nata e cresciuta fuori dall’ambito accademico. E perprima cosa ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno dato fiducia. Perché questa valutazione riconosce la serietà e il valore culturale e scientifico del nostro lavoro, in questi anni. Da un altro punto di vista, questo riconoscimento potremmo considerarlo una sorta di atto dovuto: da anni www.ateatro.it è citato nel testo, nelle note e nella bibliografia di numerosi volumi e tesi universitarie e di dottorato (per non parlare dei numerosi plagi “copia e incolla”). E ci piace pensare che a interessare (e forse a formare) molti giovani studiosi sia stato anche il nostro “metodo critico”.
Certamente www.ateatro.it, oltre al rigore scientifico e alla valorizzazione della cultura del teatro, ha sempre avuto anche altri obiettivi, più legati all’attualità. Perché www.ateatro.it è anche un organo di informazione, che diffonde notizie relative a quello che accade oggi dentro e intorno ai teatri. Ed è anche una rivista militante, impegnata nel dibattito corrente, che negli ultimi anni ha preso diverse posizioni polemiche (tra l’altro, la webzine è nata anche dalla mobilitazione e dal dibattito sulle dimissioni di Mario Martone dalla direzione del Teatro di Roma).
Ci pare interessante sottolineare anche un altro elemento. Fin dalle origini, www.ateatro.it è sempre stato anche uno spazio aperto alla sperimentazione, in particolare rispetto al medium che utilizza, ovvero la rete. www.ateatro.it è stata una delle prime riviste di teatro online (non solo in Italia), ha cercato di mantenere alto il livello critico e la qualità dei testi, e ha svolto di fatto una funzione di “alfabetizzazione informatica” tra teatranti e studiosi di teatro. Oggi è diventato fin troppo facile fare “nuova critica”, puntando magari sulla multimedialità: basta accendere il telefonino e lasciar parlare un “artista” e postare il tutto su internet. Per noi le cose non sono mai state così semplici, banali. Il nuovo medium ci interessa anche per il plus-valore conoscitivo e comunicativo che ci può offrire e che proviamo ad esplorare. Un solo esempio: con l’Atlante per un Teatro Civile in Italia (ora nella homepage del sito) ci siamo chiesti se è possibile utilizzare Google Maps come strumento critico.
Il nuovo status di www.ateatro.it, oltre a darci grande soddisfazione, ci impone anche nuove responsabilità, partendo anche dalla riflessione sulle riviste universitarie su carta e in rete curata da Ines Aliverti proprio per la CUT. Certamente potrebbe essere utile, in questa ottica, distinguere gl tudi e gli aprofondimenti dagli spazi riservati all’informazione e alla polemica sull’attualità. E vedremo come sarà possibile rendere evdente questa differenza, senza rinunciare alle specificità del nostro percorso.
In ogni caso, possiamo solo assicurare che il nostro impegno e il nostro rigore non potranno che aumentare (e magari un giorno, chissà, arriveremo in serie A).

 
 
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