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 Alcune cose che si possono fare con i libri nel XXI secolo
 Controdizionario del libro ai tempi di Google, Amazon e dei social networks
 di Oliviero Ponte di Pino
 
 
 
 
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| anobii.com 
 (Anobium punctatum è il tarlo della carta; per estensione "anobium" è  chiunque passi molto tempo tra i libri) social network internazionale per chi ama i libri, creato nel 2005 a Hong Kong da Greg Sung, partendo dal presupposto che i libri letti e amati sono lo specchio più fedele dell’anima di chi li possiede (come sapevano peraltro tutti i dittatori del Novecento). Chi entra nel social network carica nella pagina personale i volumi della propria biblioteca, inserendo il titolo o il codice ISBN-EAN; può pubblicare recensioni, dare un giudizio sui libri letti e visitare le biblioteche degli altri utenti. Un algoritmo (che tiene conto dei titoli e degli autori presenti nelle due biblioteche, e i giudizi sui volumi letti) valuta il grado di affinità tra le coppie di utenti, che possono diventare «vicini» e «amici». Sono inoltre attivi «gruppi» con interessi comuni. Anobii conta circa 600.00 utenti e che è anche libreria online.
 Nel giugno 2012 la catena di grandi magazzini Sainsbury ha rilevato il 64 per cento di Anobii (che conta tra i soci anche HarperCollins, Penguin e Random House) per una sterlina.
 Una selezione delle recensioni digitali su Anobii è diventata un libro di carta, Il tarlo della lettura, a cura di Barbara Sgarzi, prefazione di Luca Sofri, Rizzoli.
 
 
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