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Alcune cose che si possono fare con i libri nel XXI secolo
Controdizionario del libro ai tempi di Google, Amazon e dei social networks
di Oliviero Ponte di Pino
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Bibbia
Il vescovo di Rochester (Kent) ha consigliato ai fedeli di utilizzare i passi della Bibbia (alfabetici, numerici, maiuscoli e minuscoli) per generare password da utilizzare su computer e altri device.
Uno dei prototipi di --> ereader, prodotto dalla Franklin, già nel 1989 offriva una Bibbia indicizzata e ricercabile. Anche Monsignor Ravasi invia quotidianamente dal 2010 un versetto delle scritture via Twitter dal suo account.
Una delle più complete e ricche Bibbie illustrate è The Brick Bible, realizzata da Brendan Powell Smith: una versione del Vecchio e del Nuovo Testamento ("un nuovo spin off della storia di Gesù") fatta con mattoncini Lego, per un totale di 319 storie con 4214 illustrazioni, dal Giardino dell'Eden alla Resurrezione.
The Brick Testament è disponibile online, con l'indicazione delle scene cruente e di quelle con contenuti sessuali.
L'artista Johanna Bresnick ha inserito un versetto della Bibbia in ciascuna delle pillole che costituscono la sua opera Mouth to Mouth (2012).
Avraham Ahuvya, sopravvissuto al lager nazista di Buchenwald, immigrato in Palestina negli anni Quaranta, fondatore del kibbutz di Netzer Sereni, ha deciso di tradurre la Bibbia in un ebraico semplice, alla portata degli studenti, in difficoltà di fronte al linguaggio dei patriarchi di Israele: "Per loro è come una lingua straniera, capiscono le parole, ma sfugge loro il significato delle frasi, il filo del discorso". Dopo averla pubblicata su internet, Ahuvya ha deciso di pubblicare a dispense la sua Bibbia Ram (il nome è un omaggio a una casa editrice ebraica di Varsavia distrutta dai nazisti). Il ministero dell'Istruzione isaeliano ha però vietato l'ingresso dell'opera nelle scuole, perché nella Bibbia "forma e contenuto sono tutt'uno" e dunque il testo scritto in lingua sacra non può essere alterato da mano umana.
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